Delneri "E' un anno di grande sofferenza"

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    Il Bologna espugna l’Olimpico a 31 anni dall'ultimo successo a Torino con la Vecchia Signora. Decide tutto una doppietta del grande ex che propizia il 2-0 finale. I bianconeri chiudono tra i fischi e adesso sono a -7 dal quarto posto

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    Clamoroso all’Olimpico. Il Bologna fa suo l’anticipo della 27esima di Serie A battendo 2-0 la Juventus e mette con ogni probabilità la parola fine al sogno Champions dei bianconeri. Che con una partita in più sono a -7 dal quarto posto difeso dalla Lazio. E, dopo la doppietta di un micidiale ex come Marco Di Vaio, finiscono tra i fischi del tifo amico. Scene che ricordano tristemente la passata stagione. Aprendo scenari amari anche per Gigi Delneri.
    IAQUINTA PARTNER DI MATRI - Gigi Delneri rivoluziona soltanto in parte la Juventus delle ultime settimane. Storari va tra i pali al posto dello squalificato Buffon, mentre Grygera rimpiazza Sorensen sull’out di destra e Marchisio torna in mediana con Martinez che va largo. In attacco, infine, Iaquinta va a far coppia con Matri al posto di Toni, che si siede in panchina al fianco di Del Piero. Non mancano le assenze pesanti che rispondono al nome di Aquilani, Sissoko oltre ai lungodegenti Quagliarella, Rinaudo e De Ceglie. Alberto Malesani si presenta a Torino senza timori, con il classico 4-3-1-2 con Della Rocca a supporto di Meggiorini e Di Vaio. Mancano invece Ekdal, Garics e lo squalificato Ramirez.

    VECCHIA SIGNORA AL PALO - La Juve parte forte, ma dopo un paio di sfuriate di Krasic, prende paura. Basta un lancio in profondità di Rubin per Maggiorini, con Barzagli che chiude in extremis con una bella diagonale per far capire alla Vecchia Signora che, come a Lecce, è meglio non eccedere con i rischi. Da queste schermaglie nasce una partita di sottili equilibri a centrocampo, dove a dominare è il vigore atletico e non la qualità dei ben pochi piedi fini presenti all’Olimpico. Le due occasioni più consistenti sono comunque di marca juventina. Al 14’ Chiellini serve a Matri un pallone invitante, ma il centravanti la mette ampiamente a lato. Al 28’, invece, Felipe Melo ci prova con un gran diagonale deviato da Viviano. Il rimpianto più grande, infine, è per il palo pieno colpito da Iaquinta sugli sviluppi di un corner. Per il resto, si vede ben poco. E anche l’uscita dal campo per infortunio di Esposito (rimpiazzato da Mutarelli con Casarini che arretra da terzino destro) non scompagina i piani.

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    DELNERI RISCHIA, DI VAIO LO PUNISCE - Tra un tempo e l’altro, Delneri si gioca l’all-in con un doppio cambio sorprendente. Escono gli spenti Martinez e Iaquinta, entrano subito Del Piero e Toni (46’) con Matri che si allarga a sinistra in quello che diviene un 4-2-4. Ma la mossa si rivela sbagliata. Perché la Juventus tarda a prendere le misure del campo con il nuovo assetto e salta subito in aria. Al 49’ Mutarelli lancia in profondità Di Vaio, che aggira la difesa bianconera sul filo del fuorigioco e anticipa Chiellini sorprendendo Storari con un lob. Il Bologna passa in vantaggio, i bianconeri vanno in tilt e iniziano ad attaccare a testa bassa. Creando poco e niente, a parte un pallone sfiorato da Bonucci e salvato da Britos sugli sviluppi di un calcio piazzato (65’). E al 66’ Di Vaio insacca il raddoppio, ancora su un’azione avviata da un lob di Mutarelli che sorprende il duo di centrali bianconeri. È la mazzata finale. Delneri mette anche Pepe al posto di Grygera, ma non cambia niente e il Bologna senza soffrire più di tanto porta a casa i tre punti mentre il pubblico di casa rumoreggia e inizia a inneggiare anche a Luciano Moggi.

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    CAPOLINEA DELNERI? – La sconfitta di questa sera ricorda sotto certi aspetti un altro trionfo di Malesani fuori casa con la Juventus. Quello del febbraio 1999, quando con il Parma costrinse Marcello Lippi alle dimissioni. Chi lo sa che anche questa volta il finale non sia lo stesso, ma con l’addio a Delneri. Tutta colpa del solito meraviglioso Di Vaio, capace di salire a 16 gol stagionali contro la sua ex squadra, superando Rivera tra i marcatori di sempre in Serie A, lì dove ha agganciato un’altra leggenda come Bettega a quota 130 reti. E il Bologna, a 35 punti (nonostante le penalizzazioni), ha già messo in ghiaccio la salvezza, tornando a vincere a Torino contro la Juventus a 31 anni di distanza dall'ultima volta.

    Fonte: YAHOO! EUROSPORT
     
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